La Collegiata di S.
Bartolomeo si trova tra la Vairano antica e la nuova Vairano. La sua
costruzione cominciò il 10 ottobre del 1779 e fu ultimata verso la
fine del 1823. La nuova Chiesa sostituì l’antica Collegiata e fu
trasferito in essa tutto ciò che vi era in quell’antica, a cominciare
dallo stemma in pietra dei Baroni d’Avalos, che Innico II d’Avalos aveva
fatto mettere sul frontespizio della Collegiata antica. Tale stemma fu
collocato sul pinnacolo della Collegiata nuova nel 1824 e vi rimase fino
al 1906, quando il Parroco Don Domenico Zaccaria fece costruire la nuova
facciata. Lo stemma fu conservato fino al 1940 ed ora è irreperibile.
Quando fu rifatta la
facciata il parroco fece costruire una grande cornice di stucco nella
quale fu dipinta, da autore ignoto, l’immagine dell’Apostolo S.
Bartolomeo patrono di Vairano Patenora.
A destra e sinistra
della porta principale vi sono due strutture quadrate costruite in
pietra viva. Fra di esse vi è un’arcata dove è stato collocato un
orologio.
Nella torre di destra
vi è il campanile con tre campane. A sinistra dell’entrata principale vi
era la Fonte battesimale in pietra policroma del 1742, recentemente
trafugata, trasportata dall’antica collegiata di S. Bartolomeo, come
pure l’ altare di marmo policromo, con due angeli laterali di marmo
bianco. A destra dell’altare maggiore vi è la statua del Santo patrono
di autore ignoto scolpita intorno al 1700.
È del 1819 il dipinto, su tela, di S. Bartolomeo nell’atto di essere scorticato vivo,
collocato dietro l’altare maggiore al di sopra del coro realizzato da Giovan Battista Griffon nel 1819. Al 1825 risale il maestoso organo da
poco restaurato.
Lungo la parete
laterale destra vi sono le cappelle di S. Filomena, dell’Addolorata e di
S Antonio.
Nella parete laterale
sinistra sono visibili le cappelle dell’ Immacolata, del SS. Rosario e
di S. Clemente, con un sarcofago nel quale si conserva il corpo del
Martire e un vasetto con il suo sangue raggrumato; reliquia che
proviene dalle catacombe di Roma e donata a Vairano da Papa Pio VI.
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